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Davide Tosi, da PR a direttore artistico delle più famose discoteche italiane

Erano arrivati gli anni Novanta e Latina marciava ancora verso una inarrestabile crescita: i giovani riempiono portici e marciapiedi di Corso della Repubblica. Li chiamano: “I ragazzi del Manzoni”. La sera si sparpagliano nei vari locali di tendenza, ma prima di vivere la notte, passano tutti al “Jordy Ice”: un piccolo bar di via Tucci, in un’ampia strada che appare come uno stretto vicolo per l’affollamento di tutta quella gioventù. Alcuni di quei locali cult, dove consumare la notte, hanno addirittura risalto nazionale. Due su tutti: il “Vicolo Cieco”, dove l’estate si balla musica live sulla spiaggia e la megadiscoteca Bogart, sulla strada Pontina. Quest’ultima animata da un ragazzo di appena vent’anni, che si sta inventando un mestiere, quello delle pubbliche relazioni: quel ragazzo è Davide Tosi… e ne farà di strada.

Adoro le storie del passato, quelle dei personaggi storici di Latina, ma mi piacciono pure quelle recenti. Per questo ho deciso di alternare personaggi di ieri con quelli contemporanei che hanno una propria storia da raccontare. Avendo voglia di leggerezza, in questi tempi pesanti, ho pescato nei miei ricordi il periodo delle discoteche. Dalla fine degli anni Settanta, fino ad arrivare agli anni Novanta, ho frequentato tutte le discoteche di Latina e provincia, ma anche quelle romane, fino ad arrivare nelle più famose della riviera romagnola. Che tempi…

Una decina di giorni fa c’è stata una Réunion Bogart, allo Smaila’s di Campoverde, organizzata da Davide Tosi, ex ragazzo degli anni Novanta e direttore artistico nelle discoteche più esclusive d’Italia. Nonostante tutto, Davide è rimasto legato indissolubilmente a Latina, e quindi merita di essere raccontato.

La storia di Davide Tosi, il Re degli eventi

Davide Tosi nasce a Latina il 23 agosto del 1972. Primo di due figli. Il papà Orlando ha una ferramenta a Borgo Grappa, la mamma Aurora lavora in fabbrica alla Catis. Davide frequenta al borgo le scuole elementari e le medie a Sabaudia. Ha tredici anni, quando inizia ad ascoltare la disco music. In breve tempo diverrà una vera passione. Le superiori le frequenta a Latina, all’Istituto Tecnico Industriale Galileo Galilei dove prenderà la maturità in Elettronica Industriale.

Già a quattordici anni inizia a frequentare le discoteche. La domenica pomeriggio parte a piedi dal borgo per raggiungere, sulla strada Pontina, la megadiscoteca Coliseum. Quando il padre lo scopre inizia ad accompagnarlo per non fargli attraversare quella via così pericolosa. A quindici anni, insieme ad un suo amico, organizza una trasferta. Dice alla mamma che passerà il fine settimana a Sezze per studiare con il suo compagno; invece prende il treno e parte per Riccione.

Davide Tosi bambino

Tre giorni fantastici nelle più belle discoteche d’Europa, come il Pascià, il Paradiso, il Cocoricò… e l’ultimo giorno all’Aquafan, dove il suo idolo, dj Albertino, in consolle trasmette su Radio deejay. Ad attenderlo a casa, la mamma infuriata che ha scoperto tutto. Nonostante la severa punizione, Davide non riesce a fare a meno della sua passione. Inizia così la sua storia di PR. Tutte le domeniche pomeriggio le passa ad accogliere gli amici adolescenti al Felix, la discoteca di Latina gestita da Virginio Moro.

A sedici anni diviene organizzatore e sarà premiato dalla rivista nazionale Trand Discotec, come il più giovane organizzatore d’Italia. A diciassette prende in gestione, per le domeniche pomeriggio, la discoteca Atlantis di Sabaudia. Davide ha un carattere aperto, sa coinvolgere. Gli adolescenti lo seguono, ma lo seguono anche i gestori delle altre discoteche. L’opportunità arriverà l’anno seguente. Amleto Coronella, proprietario del Coliseum, lo contatta per rilanciare la sua discoteca a cui ha cambiato nome. Ora si chiama Bogart.

Porto cervo 2003: Davide Tosi al phi beach saluta gli amici

Davide accetta e sarà un successo. In tre anni il Bogart diverrà uno dei locali di riferimento dell’Agro Pontino. Arriveranno anche ragazze e ragazzi da tutta Italia per ballare e divertirsi. Il genere musicale è il progressive, un rock psichedelico. Davide per pubblicizzare le serate si inventa l’animazione da strada: ragazze con i maiali al guinzaglio, galline ammaestrate, incantatori di serpenti. Il Bogart sotto la sua direzione sarà classificato al terzo posto, a livello nazionale, come locale di tendenza.

Davide Tosi con Vasco Rossi e Emanuela Arcuri

Intanto arriva anche l’amore. Il colpo di fulmine avverrà in un’altra discoteca, l’Insomnia di Borgo Sabotino. Un suo amico, il dj Massimino, lo chiama per dirgli di una bellissima ragazza che sta ballando sul cubo. Si chiama Akemi, viene dall’Abruzzo. Appena arriva i loro sguardi si incrociano e scocca la scintilla. Sarà una importante storia d’amore, ma lo allontanerà dal suo lavoro per tre lunghi anni. Finita la storia, Davide si rimette in pista e nel 1995 verrà chiamato in diverse discoteche di Riccione e nel 1997 al Palladium di Roma. Megadiscoteche da quattromila persone.

Davide Tosi con la sua cara amica Emanuela Aurcuri

Dorme poche ore a notte, ma non gli pesa, perché quel lavoro è la sua passione. Farà spola tra le due città. Poi, quando prenderà la direzione del Pascià, si trasferirà definitivamente a Riccione. Organizzerà le serate anche in altri locali. Al Biblos conosce Riccardo Gay e Gianfranco Sacchi, proprietario e direttore della più importante agenzia di moda d’Italia. I due gli offrono la direzione del settore eventi. Per Davide sarà un vero trampolino di lancio. Avrà modo di frequentare le aziende leader della fashion italiana e straniera.

Davide Tosi con la zia Luciana a cui era particolarmente legato

In uno dei suoi eventi incontra una donna molto in vista, tra i due nascerà un amore segreto e lei lo introdurrà nella night life mondiale. Nel 2002 è anche direttore delle pubbliche relazioni del Sottovento di Porto Cervo. In una delle serate conosce un figlio di Gheddafi, che lo porterà a organizzare eventi in tutto il mondo. Davide organizzerà in seguito anche l’evento di Gheddafi padre a Roma, nella sua prima visita in Italia.

Per Davide la vita non è costellata solo di successi

Nel 2008 Davide si trasferisce a Roma e apre uno studio di management e presta una stanza a un suo amico, ma non sa che quel suo amico è un poco di buono ed è coinvolto in traffici illeciti. Verrà chiamato in procura per essere informato. Il suo telefono è sotto controllo da tre anni, ma lui risulta pulito. Il problema maggiore è che qualcuno si è introdotto nella sua stanza e dal PC ha prelevato, dal conto corrente, i suoi risparmi.

Per Davide saranno tempi bui, ma avrà la forza di rialzarsi. Ricomincerà proprio da Latina, dalla sua città, che ama tanto. Nel 2009, il suo amico Rino Polverino, proprietario della più grande discoteca di Latina, il 24mila baci, gli da l’incarico di direttore artistico. Davide inglesizza, condividendo con Rino, il nome del locale: si chiamerà 24 Twentyfour. Per l’occasione invita il suo amico francese Bob Sinclar, il più famoso dj del mondo.

Davide Tosi con il dj Bob Sinclar

Seguiranno tanti altri artisti di alto livello. Il 24 tornerà ad essere un locale di tendenza, tra i più conosciuti nel panorama nazionale. Nel locale incontra il secondo amore della sua vita, Barbara. Davide ormai è rilanciato e i successi si susseguono. Apre nuovi uffici a Londra, Roma e Milano, ma ecco che sta per arrivare un’altra mazzata, la pandemia. Tutti i suoi progetti evaporano e sarà costretto a chiudere tutto. Torna così a Latina, dalla sua famiglia e, terminato il pericolo Covid, torna di nuovo al suo lavoro, come direttore artistico dell’Hotel Fogliano, al Lido di Latina.

Riuscirà a portare, per la seconda volta in città, il grande dj Bob Sinclar e sarà un grande successo. Migliaia di persone, arrivate da tutto il Lazio e non solo, affolleranno l’albergo e il piazzale Loffredo a Capo Portiere.

Davide Tosi con lo staff della Fondazione Irene, a cui sono andati parte dei proventi dell’ultimo evento organizzato allo Smaila’s di Campoverde

L’incontro con Davide Tosi al bar Mimì

Io e Davide ci stiamo incontrando più volte in questo ultimo periodo. Abbiamo dei progetti che renderemo pubblici al momento giusto. Cristina, del bar Mimì, ogni volta che ci vede insieme dice: <<Ma che state a combina’?>>… top secret.

Davide in questo momento cosa fai?

“Per la stagione invernale ho preso la gestione dello Smaila’s di Campoverde, che una volta si chiamava Strass”

Sì, lo ricordo bene. Per il futuro cosa hai in mente?

“Ho ricevuto diverse richieste in altre città, ma vorrei fermarmi qui dove ho la mia famiglia e l’amore per la mia città. Mi piacerebbe, un giorno, aprire un locale tutto mio”

So che hai inciso anche tre dischi, come ti è venuto in mente?

“L’ho fatto per gioco, e per devolvere i proventi a favore di associazioni che si occupano di malattie e problematiche infantili. Anche una parte dell’incasso della Reunion Bogart è stata devoluta alla fondazione Irene”

Tu non hai figli?

“No e oggi sono felicemente single. Non mi sono sposato perché ho sofferto troppo per amore. Anche nelle amicizie non sono stato fortunato o, meglio, poco attento. Mi sono sempre fidato troppo delle persone”

Se dico Silvio Berlusconi cosa ti viene in mente?

“Una sera, nel locale che gestivo a Porto Cervo, il Sottovento, ho avuto la fortuna di conoscere Barbara Berlusconi, figlia di Silvio. Siamo entrati subito in amicizia. Poi da lì, ebbi l’incarico, nel 2018, di seguire la campagna elettorale di Giosy Romano candidato insieme a Mara Carfagna per Forza Italia nella Regione Campania. Mi occupai del marketing, come social media manager. Così ho conosciuto Silvio Berlusconi e tutta la sua famiglia”

Davide Tosi con Paolo Berlusconi

Davide Tosi nel suo lavoro è un vero maestro e lo dimostra ogni volta che organizza un evento. Se fosse per me, gli affiderei la direzione artistica della città. Abbiamo i talenti, diamogli spazio. Magari usciamo fuori dalla palude.

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