Salvatore Marrocco: il pioniere delle balere a Latina negli anni ‘60

Salvatore Marrocco: il pioniere delle balere a Latina negli anni ‘60

Quando l’Agro Pontino era ancora terra di fango e zanzare, e gli operai della bonifica erano i nuovi pionieri d’Italia, un giovane ragazzo percorreva quelle strade sterrate con un carretto trainato da un cavallo, colmo di arance profumate. Arrivava da Fondi e si chiamava Salvatore Marrocco. Vendere frutta fresca a quegli uomini stremati dal lavoro, fu il primo passo di una storia che avrebbe lasciato il segno. Stabilitosi a Borgo Sabotino, Marrocco non si limitò a piantare radici: coltivò sogni. E quei sogni li fece danzare, aprendo il “Canneto”, una delle prime balere della città. Un luogo dove la gente ricominciò a sorridere, a ballare, e a sognare un futuro migliore… d’altronde il boom economico era appena cominciato.

Gennaro Ciaramella: sotto la divisa da fruttivendolo, una grande storia

Gennaro Ciaramella: sotto la divisa da fruttivendolo, una grande storia

A Latina ci sono personaggi che danno tanto alla comunità, ma non conosciamo le loro storie… Arrivato nella città pontina nei primi anni ’70, insieme alla sua umile e numerosa famiglia, Gennaro Ciaramella incarna perfettamente il volto di chi, partendo da zero, ha costruito il proprio futuro con impegno, sacrificio e determinazione. Insieme ai fratelli e alle sorelle trasforma un sogno in realtà: aprire le prime frutterie, che con il tempo sono diventate un punto di riferimento importante della vita quotidiana della città. Ma Gennaro non è soltanto un imprenditore: la sua grande passione per il calcio e per lo sport lo ha sempre accompagnato, prima da giocatore e poi come promotore di eventi sportivi e iniziative sociali. Perché, nonostante i traguardi raggiunti, non ha mai dimenticato le sue radici e continua a restituire al territorio parte di ciò che la vita gli ha dato.

Amedeo e Guido Anelli, i fratelli gommisti: 65 anni di officina possono bastare?

Amedeo e Guido Anelli, i fratelli gommisti: 65 anni di officina possono bastare?

Sessantacinque anni con le mani sporche di gomma e il cuore pieno di sacrifici. Amedeo e Guido Anelli, due fratelli gommisti di Latina, sono un pezzo di storia della città. Da oltre mezzo secolo, la loro officina è stata un punto di riferimento per generazioni di automobilisti. Hanno cambiato e sistemato migliaia di pneumatici. E insieme a quegli pneumatici, hanno visto il mondo trasformarsi. Il tempo è passato e il pensiero di chiudere o cedere quell’attività pesa più di un macigno. La preoccupazione maggiore è la vertigine del tempo libero, dell’assenza improvvisa di quel lavoro che ha scandito ogni giorno della loro vita. Perché è difficile immaginarsi fermi. Più che libertà potrebbe sembrare un salto nel vuoto… Vi racconto la loro storia

“Riveder le stelle (con l’Under 21)” Daje Ringhio: il futuro passa da qui

“Riveder le stelle (con l’Under 21)” Daje Ringhio: il futuro passa da qui

Non tutte le sere inizi con il desiderio di guardare una partita. A volte scegli il calcio per abitudine, altre per fede, altre ancora solo per noia. Ieri, invece, è stato il ricordo a decidere per me. Perché quando vedi “Italia-Germania”, anche se è una Under 21, qualcosa si accende. Un’eco antica. Un brivido. Un pezzo di storia che ritorna. così, ieri sera, ho assistito a una partita epica. Non per il risultato, ma per lo spirito, per il cuore messo in campo, per il modo in cui quei ragazzi hanno onorato la maglia. Quello che dispiace, semmai, è stato non trovare questa storia nelle prime pagine dei quotidiani sportivi. Come se il coraggio, la bellezza e la passione, quando arrivano dai giovani, lontano dai riflettori, contassero meno.