Luca Zavatti: caduto in strada, rinato in campo

Luca Zavatti: caduto in strada, rinato in campo

A Latina, le barriere architettoniche sono come le zanzare d’estate: fastidiose, ovunque, e nessuno sembra davvero deciso a eliminarle del tutto. Luca Zavatti, però, ha imparato a conviverci con entrambe. Ogni mattina si alza, inforca le stampelle, come altri infilano le ciabatte, e affronta la città come fosse un videogioco in modalità “difficile”. Marciapiedi insidiosi persino per i quattrozampe, ascensori rotti “momentaneamente” da tempo… Ma lui ci ride su. “Dove non arrivo con la gamba, arrivo con la testardaggine,” dice sempre. Cinquantasette anni, una gamba sola ma un’ironia che ne vale tre. E mentre si destreggia tra i cantieri eterni del centro e le buche che sembrano crateri lunari, sogna una città dove l’unico ostacolo sia decidere dove andare a giocare a pallone, sua grande passione.

Rino Polverino, il Re della ‘nightlife’ di Latina

Rino Polverino, il Re della ‘nightlife’ di Latina

Latina scorre lenta, come una tipica città di provincia, con un centro storico dalle linee geometriche, unico nel suo genere in Italia. Eppure fatica a riempirsi, per svariati motivi. Ma al tramonto cambia volto. La sua nightlife si accende nei locali trendy nella via dei pub e in altri poco distanti dal centro, trasformandosi in punti d’incontro per chi cerca divertimento e socializzazione. Nelle serate estive, quando la brezza del litorale comincia a farsi sentire, nei chioschi affacciati sul mare si mescolano ritmi latini, DJ set e aperitivi che si protraggono fino a notte fonda. Dietro tutto ciò, ci sono le persone: alcune hanno creato locali che sono rimasti nella storia della città, conosciuti in tutto il territorio nazionale. Tra questi il 24 MILA BACI di Rino Polverino: il Re della nightlife di Latina.

Adanech Yimene: la bella “Abissina” e i sapori dell’Etiopia a Latina

Adanech Yimene: la bella “Abissina” e i sapori dell’Etiopia a Latina

Chissà quante persone, arrivate sotto il cielo azzurro di Latina, si sono sentite a casa, anche se nel loro cuore portavano con sé le melodie e i colori della propria terra d’origine… Latina, sin dalla sua fondazione, quando si chiamava ancora Littoria, non si è mai fermata nell’accogliere tutti, senza distinzioni. Ognuno è arrivato con i propri sogni e speranze per una vita migliore, portando con sé le proprie tradizioni e il proprio bagaglio culturale, che hanno reso la città più ricca e aperta. Così è stato per Adanech Yimene, la ragazza abissina dal sorriso contagioso. Muovendosi tra le strade della sua nuova città, ha trovato opportunità senza tralasciare le proprie origini; anzi, ne ha fatto tesoro e ci ha portato a conoscere i sapori della propria terra nel suo ristorante “Abissinia”.

Il dottor Ermanno D’Erme: quando i bambini di Latina nascevano a Sezze

Il dottor Ermanno D’Erme: quando i bambini di Latina nascevano a Sezze

Fino alla fine degli anni Sessanta, la maggior parte dei bambini nasceva in casa. La leggendaria ostetrica Maria Cocco, dal 1934 al 1974, girando casa per casa con la sua bicicletta, fece nascere migliaia di bambini. Poi questa abitudine andò perduta, e i bambini iniziarono a nascere solo negli ospedali o nelle cliniche private, come la San Marco di Latina o in quelle romane. Negli anni Settanta e Ottanta, invece, molti bambini latinensi nacquero nell’ospedale di Sezze, grazie al dottor Ermanno D’Erme, di cui vi voglio raccontare.