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Clara Galante, l’attrice internazionale di Latina con nel cuore una “Perla”

Latina è terra di luce e orizzonti larghi, capace di far nascere talenti che spesso trovano riconoscimento lontano da casa. Eppure, c’è chi torna spesso, portando con sé il bagaglio di esperienze e il respiro di mondi diversi. Clara Galante è una di queste voci: un’artista che non ha mai reciso il filo con la sua città. Ogni ritorno è un incontro con i volti familiari, con i luoghi che l’hanno cresciuta, con quel paesaggio che mescola il profumo del mare e della campagna. Clara rientra a Latina con naturalezza: lascia alle spalle i panni dell’attrice e si confonde tra la folla, riappropriandosi del suo passato nelle vie della città. Nei suoi passi, Latina ritrova un po’ di sé e, forse, scopre quanto i suoi talenti possano essere un orgoglio da raccontare.

In questi anni ho raccontato la storia di alcuni personaggi di Latina che hanno avuto risalto nazionale e internazionale, ma non li cito per timore di dimenticarne qualcuno. Oggi, voglio parlarvi di un’artista capace di attraversare il teatro, la musica, la scrittura, la poesia, il canto, la regia e persino il design con la stessa naturalezza. Tutto questo è Clara Galante.

L'attrice di Latina Clara Galante (Foto Azzurra Primavera)

Clara la ricordo ragazzina. Essendo amico dei suoi cugini, Paolo e Maurizio, la vedevo spesso al mare, dove noi ragazzi di quell’epoca ci ritrovavamo alla mitica Perla del Lazio: in realtà, era solo un mattonato sulla spiaggia e un canneto a farci da tetto. C’erano tavolini, sedie, un jukebox, e soprattutto la nostra giovinezza. Ma Clara la incontravo anche in città, quando il centro storico era il cuore pulsante della gioventù latinense: dove ci si ritrovava senza bisogno di appuntamenti.

La giovane Clara

Clara appartiene a una storica famiglia di commercianti. È cresciuta tra i libri di scuola e il bancone del negozio, dove nei momenti liberi dava una mano ai genitori. In fondo, era un percorso comune a molti figli dei commercianti di Latina. Ma qualcuno, a un certo punto, ha trovato il coraggio di inseguire i propri sogni e cambiare strada. Clara Galante c’è riuscita: con sacrifici, costanza e la determinazione di chi crede profondamente in ciò che fa, ha trasformato il sogno, che custodiva da bambina, in una affascinante realtà.

La piccola Clara con la mamma Gilda Disimino

La storia di Clara Galante e il suo sogno realizzato

Clara Galante nasce a Latina, primogenita di Sandro e Gilda Disimino. Dopo di lei arriva il fratello Marco. Il padre, di origine ciociara, nasce anch’egli a Latina dove la famiglia si trasferisce da Ceprano subito dopo la guerra. Il nonno, Gaetano, è impiegato statale, ma proviene da una stirpe di commercianti. Giunto nella nuova città, decide di aprire un negozio vicino al tribunale, destinato ai suoi due figli, Carlo e Sandro, dove si vende un po’ tutto. Dopo un paio d’anni, l’attività si specializza in una rivendita di carta, diventando un vero punto di riferimento per la città.

Gaetano Galante con il figlio Sandro

La mamma, Gilda, nata a Latina da madre campana e da padre lucano. Gilda è una maestra e insegna nella scuola elementare di via Monti. In seguito, però, lascia l’insegnamento per aiutare il marito. Il suo impegno sarà maggiore, quando Sandro e il fratello decidono, di comune accordo, di separarsi. Sandro apre così un altro negozio in viale Vittorio Veneto.

La piccola Clara già in abiti di scena

Clara è una bambina curiosa, instancabile, e lo dimostra già dalle scuole elementari che frequenta al Col di Lana, nella zona della chiesa Santa Maria Goretti. Con la maestra Cassoni, rivela un talento naturale fin dalle prime recite. È una capobanda, sembra nata per stare in scena. Questa passione la accompagna anche alle scuole medie, e cresce ancora di più quando si iscrive all’Istituto Vittorio Veneto per studiare ragioneria.

Clara con il fratellino Marco

L’indirizzo scelto non ha molto a che fare con la sua passione, ma Clara continua a studiare teatro con Lina Bernardi attrice latinense di grande talento. e Paolo Salvagni. Conseguita la maturità inizia a lavorare nel negozio di famiglia. A lei piace a tal punto da spingere il padre ad aprirle un piccolo punto vendita, tutto suo, in viale XXI Aprile, accanto al negozio di fiori Il Tulipano delle sorelle Marinella e Monica Di Rezze.

Clara Galante nell'adolescenza

Il coraggio di Clara

Il negozio Cartomoda è originale perché Clara gli dà subito la sua impronta creativa. Ogni tanto ripensa a quella carriera da attrice che sta sfuggendo, ma non se ne fa una malattia. Poi, un giorno, nel negozio entra Lina Bernardi, La guarda, la ascolta, e alla fine la sprona: è sprecata lì, deve riprendere gli studi e tentare l’ingresso in un’accademia importante di Roma, la Silvio D’Amico. Quelle parole restano a ronzarle in testa per giorni, finché la decisione arriva netta: chiudere il negozio e tornare a studiare.

Latina primi anni '90: il negozio di Clara Galante in viale XXI Aprile

Lo scoglio più grande è il papà, che non condivide quella scelta (poi si ricrederà) perché lascia un’attività appena aperta per l’incertezza totale. Ma Clara è determinata: nessuno può portarle via quel sogno che sta finalmente tirando fuori dal cassetto. Inizia la preparazione per l’esame d’ingresso all’accademia, guidata dalla stessa Lina Bernardi, insieme a Luciano Melchionna e Alberto Capone: una squadra tutta pontina. Supera le selezioni ed entra nella prestigiosa Silvio D’Amico.

Clara Galante anni'90

Tre anni dopo, nel 1992, si diploma con una commedia di Luigi Pirandello diretta da Andrea Camilleri. Dall’accademia uscirà con il massimo dei voti. Terminati da poco gli studi, arriva una coincidenza inaspettata: Clara viene scritturata per un ruolo da protagonista dal regista Mario Missiroli, perché l’attrice che aveva scelto ha dato forfait. Decide così di affidarle l’intera tournée. Debutta al Teatro Argentina di Roma: è l’inizio di una carriera straordinaria.

Un'immagine recente dell'attrice pontina Clara Galante (foto Azzurra Primavera)

Lavora con registi come Luca Ronconi, Federico Tiezzi, Giorgio Albertazzi, Marco Bellocchio… Sul palcoscenico recita accanto a Gigi Proietti, Michele Placido, Piera Degli Esposti. Ma per Clara il teatro non è l’unico orizzonte. Il suo percorso professionale verrà attraversato da esperienze diverse, in vari settori artistici, sempre con grande successo.

Parigi e l’amore

Al Piccolo Teatro di Milano recita accanto all’attore inglese Bruce Myers. Tra i due nasce una storia d’amore che durerà quattro anni e li porterà a vivere a Parigi, dove Clara lavora instancabilmente e scrive brani in francese e in italiano. A Parigi ritrova il caro cugino Maurizio Galante, ormai stilista di fama internazionale, che per lei è un prezioso punto di riferimento. Conclusa l’esperienza parigina, e anche la relazione con Bruce, la poliedrica Clara si mette alla ricerca di nuovi stimoli.

Scrive brani che accompagnano diverse produzioni televisive, tra cui la popolare serie Emily in Paris. Partecipa come attrice in alcuni film per il cinema e a diverse serie TV. Nel canto arriva una delle soddisfazioni più grandi della sua carriera: viene scelta dal maestro Ennio Morricone per una tournée in Corea, come voce solista delle musiche del film Mission.

Durante il periodo del covid, quasi per gioco, Clara comincia a creare gioielli che rappresentano i personaggi da lei portati in scena nella sua lunga carriera. Ogni pezzo è una piccola narrazione, e le sue creazioni riscuotono subito grande successo. La sua ultima fatica teatrale, invece, è Antigone non muore, scritta dalla giovane drammaturga napoletana Elvira Buonocore ed elaborazione drammaturgica di Clara Galante. In questa rilettura del mito, il finale viene ribaltato: Clara, ancora una volta, presta la sua sensibilità per dare voce e forza alle dinamiche femminili.

Clara Galante in scena nella sua ultima opera teatrale: "Antigone non muore" testo di Elvira Buonocore (foto Simona Gianblanco)"

Oltre alla scena, l’attrice pontina coltiva anche la scrittura poetica, pubblicando diverse raccolte con cui si è aggiudicata il Premio di poesia “Delfino d’Argento”. Negli altri precorsi artistici riceverà altri premi: Concorso Nazionale “Una voce un pianoforte”, prima classificata. Festival degli sconosciuti, prima classificata e Premio Città di Latina.

L’incontro con Clara

L’appuntamento è in Piazza del Popolo. Io e Clara, in realtà, non ci siamo mai conosciuti di persona, ma ci siamo sempre incrociati nella nostra particolare città, che un tempo viveva tutta all’interno della sua circonvallazione. Un abbraccio spontaneo, lì in mezzo alla piazza, sancisce un’amicizia mai nata prima, anche per via della differenza d’età, io un po’ più grande di lei. Lo storico bar Mimì ci accoglie nella saletta riservata.

Davanti a due caffè affiorano i ricordi di persone care che abbiamo avuto in comune e di luoghi a noi familiari, che ci distolgono dalla conversazione principale.

Se chiudi gli occhi e torni alla Latina della tua infanzia, qual è la prima immagine che ti viene in mente?

“Mi tornano in mente le estati passate al mare, alla Perla. Nella stessa palazzina c’erano i miei zii, mio nonno, quindi i cugini e mia zia Rossana che dopo colazione ci portava in spiaggia. Dalla finestra guardavo il mare, sperando fosse calmo e poi giù a tuffarmici dentro. L’immagine è bellissima…”

Di te stessa, della vita e dell’amore, cosa pensi?

“Penso che, sin da ragazzina, mi accompagni una sana follia, ma mi considero anche una donna coraggiosa. La vita è imprevedibile ed è proprio questo che la rende bella. L’amore? Per ora non c’è… poi chissà?!”

Clara cosa rappresenta per te Latina?

“Rappresenta le mie origini. Spesso avverto il richiamo e sento di dover tornare: sono molto legata al mio territorio e alla natura che lo circonda”

Latina Lido: Clara da bambina sul balcone di casa al mare, difronte la Perla del Lazio

La storia di Clara Galante è la prova che le radici non ostacolano il volo, se si ha il coraggio di partire. Lei lo ha fatto, e continua a farlo ogni volta che sale su un palco, scrive una poesia o crea un gioiello. Sempre portando con sé un pezzo di Latina, come un talismano che le ricorda da dove è partita.

(Foto di copertina Azzurra Primavera)

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