Premio Immagine Latina 2025 e quel mio sogno da bambino

Premio Immagine Latina 2025 e quel mio sogno da bambino

Era il 2019 quando iniziai a raccontare le storie di Latina, scavando nelle vite e nei ricordi dei suoi protagonisti. Da allora, ogni domenica, scrivo i miei racconti. Ricevo molti messaggi di affetto e, spesso qualcuno mi ferma per dirmi di continuare a scrivere. Inoltre, sapere che le mie parole arrivano anche ai giovani mi emoziona: forse, in loro, qualcosa si muove davvero. Ringrazio chi mi legge, finanche dall’estero. Un ringraziamento speciale va a Franco Borretti, anima culturale della città e ideatore, ventisette anni fa, del Premio Immagine Latina, oggi divenuto riconoscimento regionale. Il 12 ottobre di quest’anno quel premio l’ho ricevuto anch’io. E ne vado orgoglioso, perché in quell’immagine, finalmente, ho visto riflesso anche il mio sogno che avevo da bambino… Mi imbarazza scrivere di me, ma lo faccio per la mia autostima che ogni tanto se ne va in vacanza.

Piergiulio Subiaco, la memoria storica del Consorzio di Bonifica

Piergiulio Subiaco, la memoria storica del Consorzio di Bonifica

C’è un filo invisibile che lega l’acqua e l’aria nella vita di Piergiulio Subiaco. L’acqua delle terre pontine, che ha imparato a conoscere e proteggere al Consorzio di Bonifica di Latina. E l’aria attraversata dalle onde radio, quando ottenne il brevetto di radioamatore. Due passioni solo in apparenza lontane, unite dallo stesso spirito: la curiosità di ascoltare, comprendere e connettere il mondo che lo circonda. Il suo amore profondo per i canali di bonifica e per il fiume Ufente, da tenere sempre sotto controllo perché le acque non si riprendano l’Agro Pontino. Lo stesso amore che, attraverso le onde radio e il suo apparato, lo ha portato a parlare con il Re di Giordania e con il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, entrambi appassionati radioamatori.                                                                                                                     

La storia di Virgilio Bono, quando il metallo diventava arte  

La storia di Virgilio Bono, quando il metallo diventava arte  

Virgilio Bono è stato una figura di grande rilievo nell’artigianato pontino, un autentico interprete della materia, capace di trasformare il ferro battuto e il rame in opere d’arte di rara bellezza. Maestro incisore, ha unito la forza della tradizione al linguaggio dell’arte contemporanea, creando forme che parlano di equilibrio, luce e movimento. Nel corso della sua carriera ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti, affermandosi come uno dei più grandi artigiani del suo tempo. La sua bottega, luogo di pazienza e passione, è stata fucina di idee e scuola di vita per molti giovani che hanno avuto la fortuna di apprendere da lui. La sua eredità non è soltanto nelle opere che ha lasciato, ma anche nello spirito con cui ha saputo restituire dignità e poesia al mestiere dell’artigiano, rendendo il metallo una materia viva, quasi dolce, capace di emozionare.

Emanuele Di Giorgi: l’editore di Latina che porta i fumetti nel mondo con “Tunuè”

Emanuele Di Giorgi: l’editore di Latina che porta i fumetti nel mondo con “Tunuè”

Tra le eccellenze di Latina c’è una casa editrice nata quasi per gioco e destinata a lasciare un segno profondo… Per Emanuele Di Giorgi la passione per i fumetti, da semplice entusiasmo personale, diventa presto una missione. Nei fumetti scopre un linguaggio immediato e autentico, capace di custodire emozioni e restituirle al mondo. Così prende forma Tunué: non solo una casa editrice, ma un progetto collettivo in cui lo sguardo di un uomo diventa visione condivisa. È l’inizio del viaggio di un editore che, partendo da Latina, riesce ad arrivare lontano senza mai recidere il legame con le proprie origini.