Ettore Orlando l’orologiaio friulano nato in Germania cresciuto a Littoria

Ettore Orlando l’orologiaio friulano nato in Germania cresciuto a Littoria

Quando a Latina chiude un’attività storica mi si stringe il cuore. Dietro quell’insegna c’è sempre una storia. Una storia umana di lavoro, di sacrifici, ma anche di successi. Ho provato sulla mia pelle, cosa vuol dire chiudere un’attività dopo settant’anni di vita. Per questo in ogni chiusura mi immedesimo in quelle sensazioni, a volte di tristezza e in altre di liberazione. Negli ultimi anni hanno chiuso i battenti diverse attività storiche, alcune nate negli anni Trenta, agli albori della nostra città. Per quanto mi sia possibile cerco di raccontarle un po’ tutte, anche per non mandarle nel dimenticatoio dove, inevitabilmente, cadrebbero nelle mani del tempo che fugge. L’ultima è una gioielleria, nata nel 1939 da un maestro orologiaio: il friulano Ettore Orlando, chiusa il 30 settembre scorso.

Fabrizio Maturani, in arte “Martufello” dalla gavetta al grande successo

Fabrizio Maturani, in arte “Martufello” dalla gavetta al grande successo

Raccontare i personaggi del territorio pontino, divenuti celebri in Italia e alcuni anche all’estero, mi fa estremamente piacere. Certo non è facile contattarli. Qualcuno sono riuscito pure a raccontarlo. Altri sono solo miraggi: impossibile arrivarci: mi dividono troppi filtri. Altri ancora mi hanno del tutto ignorato, senza sapere nulla di me e del mio narrare sui personaggi storici, ma anche attuali. Ho scritto del primo sarto della città, fino ad arrivare al ricercatore di Latina che studia per salvarci dalle leucemie. Una comunità è fatta da tutti, nessuno escluso. In un evento mi è capitato di conoscere personalmente Martufello, al secolo Fabrizio Maturani. Gli ho espresso il desiderio di raccontarlo. Lui senza farsi troppe domande, mi ha dato il suo numero di telefono. Così è nato il racconto della sua storia.

Adriano Toson pioniere dei supermercati a Latina

Adriano Toson pioniere dei supermercati a Latina

Nell’Agro Pontino, tra il 1932 e il 1943, arrivarono circa millecinquecento famiglie di coloni, a cui vennero assegnate, dall’Opera Nazionali Combattenti, le case poderali. In quei poderi erano annessi degli ettari di terra, che aumentavano a seconda del numero di uomini che componevano la famiglia. Quasi la metà giunsero dal Veneto. Poi, decrescendo: dall’Emilia Romagna, dal Lazio, dal Friuli, addirittura dall’estero e da tutte le altre regioni d’Italia. Molte famiglie, per cercare fortuna nella nuova città, arrivarono anche per conto proprio. Giungevano prima i capofamiglia e, una volta trovato il lavoro, si facevano poi raggiungere dai propri famigliari. Così accadde per la famiglia friulana di Adriano Toson, il padre arrivò a Littoria nel 1936, trovò lavoro come operaio e poi fece arrivare i suoi famigliari. Ma è di Adriano che voglio raccontarvi, uno dei pionieri dei supermercati a Latina.