Adanech Yimene: la bella “Abissina” e i sapori dell’Etiopia a Latina

Adanech Yimene: la bella “Abissina” e i sapori dell’Etiopia a Latina

Chissà quante persone, arrivate sotto il cielo azzurro di Latina, si sono sentite a casa, anche se nel loro cuore portavano con sé le melodie e i colori della propria terra d’origine… Latina, sin dalla sua fondazione, quando si chiamava ancora Littoria, non si è mai fermata nell’accogliere tutti, senza distinzioni. Ognuno è arrivato con i propri sogni e speranze per una vita migliore, portando con sé le proprie tradizioni e il proprio bagaglio culturale, che hanno reso la città più ricca e aperta. Così è stato per Adanech Yimene, la ragazza abissina dal sorriso contagioso. Muovendosi tra le strade della sua nuova città, ha trovato opportunità senza tralasciare le proprie origini; anzi, ne ha fatto tesoro e ci ha portato a conoscere i sapori della propria terra nel suo ristorante “Abissinia”.

Il dottor Ermanno D’Erme: quando i bambini di Latina nascevano a Sezze

Il dottor Ermanno D’Erme: quando i bambini di Latina nascevano a Sezze

Fino alla fine degli anni Sessanta, la maggior parte dei bambini nasceva in casa. La leggendaria ostetrica Maria Cocco, dal 1934 al 1974, girando casa per casa con la sua bicicletta, fece nascere migliaia di bambini. Poi questa abitudine andò perduta, e i bambini iniziarono a nascere solo negli ospedali o nelle cliniche private, come la San Marco di Latina o in quelle romane. Negli anni Settanta e Ottanta, invece, molti bambini latinensi nacquero nell’ospedale di Sezze, grazie al dottor Ermanno D’Erme, di cui vi voglio raccontare.

Mariano De Pasquale e la magica storia del ‘Museo Piana delle Orme’

Mariano De Pasquale e la magica storia del ‘Museo Piana delle Orme’

C’era una volta una palude dove ti potevi lasciare cullare dal lento scorrere del tempo, mentre tutto era fermo, come l’acqua stagnante. Poi, d’improvviso, dopo secoli, nacque una città, popolata da gente laboriosa. Una città mai ferma, che aveva qualcosa di magnetico e catturava chiunque passasse da quelle parti. La palude, in fondo, è rimasta lì, sotto quella città con tutto il suo magnetismo. Ebbene sì, quella città siamo noi e sono sicuro che Mariano De Pasquale ha provato quella sensazione, quando ha scelto di rimanere a Latina. Si è talmente innamorato che ha fondato un museo tra i più importanti al mondo: sulla bonifica, sulla guerra e tanto altro del Novecento. È il Museo di Piana delle Orme. Tutto questo a dieci minuti di macchina dal centro di Latina…

Umberto Migliorin: la storia del calzolaio di via Filiberto a Latina

Umberto Migliorin: la storia del calzolaio di via Filiberto a Latina

Nel cuore di ogni città, spesso nascosti tra le vie più tranquille, ci sono mestieri che sembrano appartenere a un’altra epoca, ma che continuano a resistere al passare del tempo e alle diavolerie della modernità. Uno di questi è il calzolaio, un artigiano che, con le sue mani esperte, dà nuova vita a scarpe e stivali. In un mondo sempre più dominato dalla produzione in serie, il calzolaio è un custode di quel sapere antico e di quegli odori di colla e cuoio che ti fanno tornare bambino. Il calzolaio, di cui vi sto per raccontare si chiamava Umberto Migliorin, oggi la sua attività prosegue con il figlio Gianfranco. Si spera nella terza generazione.