Umberto Migliorin: la storia del calzolaio di via Filiberto a Latina

Umberto Migliorin: la storia del calzolaio di via Filiberto a Latina

Nel cuore di ogni città, spesso nascosti tra le vie più tranquille, ci sono mestieri che sembrano appartenere a un’altra epoca, ma che continuano a resistere al passare del tempo e alle diavolerie della modernità. Uno di questi è il calzolaio, un artigiano che, con le sue mani esperte, dà nuova vita a scarpe e stivali. In un mondo sempre più dominato dalla produzione in serie, il calzolaio è un custode di quel sapere antico e di quegli odori di colla e cuoio che ti fanno tornare bambino. Il calzolaio, di cui vi sto per raccontare si chiamava Umberto Migliorin, oggi la sua attività prosegue con il figlio Gianfranco. Si spera nella terza generazione.

Ascanio Malgarini: Il genio nascosto di Latina

Ascanio Malgarini: Il genio nascosto di Latina

in questi anni di scrittura sulle storie di Latina, mi sono reso conto che esiste una Latina sotterranea, una Latina Underground, come direbbero gli inglesi, ricca di grandi talenti che merita di essere raccontata. Ci sono personaggi di un tempo, ma anche contemporanei, che continuano a passare inosservati, nonostante siano stati pluripremiati a livello nazionale e internazionale. Tra questi c’è il personaggio di cui vi sto per raccontare: Ascanio Malgarini, regista, designer e supervisore degli effetti digitali. Ricordate le particelle di sodio di Acqua Lete? Le ha inventate lui. Ma non solo quelle…

Natalino Riccio e quel rudere del 1200… ‘l’Antica Posta’ di Monticchio

Natalino Riccio e quel rudere del 1200… ‘l’Antica Posta’ di Monticchio

Per costruire Littoria, era necessario un grande quantitativo di materiale edile, per cui vennero sfruttate le cave del territorio pontino. Le più importanti si trovavano a Monticchio, una piccola frazione a valle di Sermoneta, dove sorgeva una collinetta con una torre di guardia (Torre Petrara), voluta dai nobili Caetani nel XII secolo per proteggersi da eventuali nemici. Oggi è rimasta solo la torre, senza la collinetta, poiché quest’ultima venne scavata per ricavare il materiale sopra citato. Negli anni Trenta, Antonio Riccio giunse a Monticchio da Minturno con pochi denari; l’unica cosa che riuscì ad acquistare fu un rudere con una stanza e un grottino; era l’Antica Posta. Antonio, insieme al figlio Natalino, trasformò il rudere in un’osteria, che divenne la loro fortuna grazie alle centinaia di persone che lavoravano nelle cave, utilizzate anche per la costruzione dell’EUR.

Emiliano Miliucci: l’influencer di Latina con una vita normale che appassiona

Emiliano Miliucci: l’influencer di Latina con una vita normale che appassiona

Facendo una ricerca, pare che la prima influencer al mondo sia stata la regina Carlotta d’Inghilterra. Già nel 1760, un vasaio di paese si prese l’onere di creare un set da tè per la Regina affinché questa lo promuovesse come “il vasaio di Sua Maestà”. Da quel momento in poi, l’astuto vasaio divenne il precursore del marketing, e la Regina Carlotta prima influencer al mondo. I social network arriveranno duecentoquarantaquattro anni dopo. Oggi, in Italia, lo scettro femminile appartiene a Chiara Ferragni, con quasi ventinove milioni di follower. A Latina, invece, troviamo Emiliano Miliucci con quarantatremila follower. Numeri diversi, ma diversi anche i contenuti. Lei mostra la vita scintillante e patinata della sua famiglia, mentre Emiliano, con ironia, la vita di una normale famiglia italiana. Vi racconto la sua storia, che si intreccia un po’ con la mia.