Luca Zavatti: caduto in strada, rinato in campo

Luca Zavatti: caduto in strada, rinato in campo

A Latina, le barriere architettoniche sono come le zanzare d’estate: fastidiose, ovunque, e nessuno sembra davvero deciso a eliminarle del tutto. Luca Zavatti, però, ha imparato a conviverci con entrambe. Ogni mattina si alza, inforca le stampelle, come altri infilano le ciabatte, e affronta la città come fosse un videogioco in modalità “difficile”. Marciapiedi insidiosi persino per i quattrozampe, ascensori rotti “momentaneamente” da tempo… Ma lui ci ride su. “Dove non arrivo con la gamba, arrivo con la testardaggine,” dice sempre. Cinquantasette anni, una gamba sola ma un’ironia che ne vale tre. E mentre si destreggia tra i cantieri eterni del centro e le buche che sembrano crateri lunari, sogna una città dove l’unico ostacolo sia decidere dove andare a giocare a pallone, sua grande passione.

Franco Giorgetta (sport), l’aviere che non voleva fare il commerciante

Franco Giorgetta (sport), l’aviere che non voleva fare il commerciante

In questo ultimo periodo mi sta capitando, sempre più spesso, di raccontare personaggi dei monti Lepini che hanno fatto fortuna in pianura, quando la città si chiamava ancora Littoria e successivamente Latina. Diversi politici provenivano dalle colline, ma anche imprenditori e commercianti, soprattutto da Cori e da Sezze. La persona di cui vi sto per…