Umberto Giovannetti: il fabbro che portò la “Lambretta” a Latina

Umberto Giovannetti: il fabbro che portò la “Lambretta” a Latina

Littoria avrebbe dovuto essere un borgo rurale, ma il conte Valentino Orsolini Cencelli, presidente dell’Opera Nazionale Combattenti, riuscì a convincere Benito Mussolini, non completamente persuaso, a fondarla come una vera e propria città. L’urbanista Oriolo Frezzotti ne disegnò il piano, immaginando un futuro in cui le automobili avrebbero avuto un ruolo centrale, nonostante negli anni Trenta fossero ancora rare. A Littoria, infatti, ci si spostava principalmente a cavallo o con la bicicletta. Tuttavia, il dopoguerra avrebbe dato ragione a Frezzotti. Prima delle automobili, però, arrivarono la Vespa e la Lambretta, che rivoluzionarono il modo di spostarsi. A Latina la Lambretta arrivò grazie alla famiglia Giovannetti, capeggiati da Umberto di professione fabbro.

Argia Pozzana è volata via, con lei anche un po’ della mia fanciullezza

Argia Pozzana è volata via, con lei anche un po’ della mia fanciullezza

Ero bambino quando vidi quella “Coppi” in vetrina, nel negozio di Pozzana in piazza San Marco. Una bicicletta da corsa fantastica. Per me era un sogno, ma non tutti i sogni si avverano. Mio padre me ne comprò una di un’altra marca e non da corsa. In quegli anni bisognava accontentarsi, e non ebbi il coraggio di dirgli che avrei voluto la “Coppi”, al posto di quella che mi aveva appena regalato. Mi accontentai quindi di vederla in vetrina ogni volta che andavo in quel negozio, dove c’era anche l’officina. Mi piaceva respirare quegli odori pungenti di mastice e di gomma. C’andavo così spesso che imparai a ripararmi la ruota da solo, me lo aveva insegnato Argia Pozzana. Mi metteva a disposizione tutto l’occorrente: le leve per togliere il copertone, la bacinella piena d’acqua per immergerci la camera d’aria, la carta vetrata per passarla dove c’era il buco, il mastice e per tappare la foratura le tip top o pezzetti di camera d’aria.

Adriano Toson pioniere dei supermercati a Latina

Adriano Toson pioniere dei supermercati a Latina

Nell’Agro Pontino, tra il 1932 e il 1943, arrivarono circa millecinquecento famiglie di coloni, a cui vennero assegnate, dall’Opera Nazionali Combattenti, le case poderali. In quei poderi erano annessi degli ettari di terra, che aumentavano a seconda del numero di uomini che componevano la famiglia. Quasi la metà giunsero dal Veneto. Poi, decrescendo: dall’Emilia Romagna, dal Lazio, dal Friuli, addirittura dall’estero e da tutte le altre regioni d’Italia. Molte famiglie, per cercare fortuna nella nuova città, arrivarono anche per conto proprio. Giungevano prima i capofamiglia e, una volta trovato il lavoro, si facevano poi raggiungere dai propri famigliari. Così accadde per la famiglia friulana di Adriano Toson, il padre arrivò a Littoria nel 1936, trovò lavoro come operaio e poi fece arrivare i suoi famigliari. Ma è di Adriano che voglio raccontarvi, uno dei pionieri dei supermercati a Latina.