Gennaro Ciaramella: sotto la divisa da fruttivendolo, una grande storia

Gennaro Ciaramella: sotto la divisa da fruttivendolo, una grande storia

A Latina ci sono personaggi che danno tanto alla comunità, ma non conosciamo le loro storie… Arrivato nella città pontina nei primi anni ’70, insieme alla sua umile e numerosa famiglia, Gennaro Ciaramella incarna perfettamente il volto di chi, partendo da zero, ha costruito il proprio futuro con impegno, sacrificio e determinazione. Insieme ai fratelli e alle sorelle trasforma un sogno in realtà: aprire le prime frutterie, che con il tempo sono diventate un punto di riferimento importante della vita quotidiana della città. Ma Gennaro non è soltanto un imprenditore: la sua grande passione per il calcio e per lo sport lo ha sempre accompagnato, prima da giocatore e poi come promotore di eventi sportivi e iniziative sociali. Perché, nonostante i traguardi raggiunti, non ha mai dimenticato le sue radici e continua a restituire al territorio parte di ciò che la vita gli ha dato.

Nilde Ricci: la signora dell’alimentari da sessant’anni dietro al bancone

Nilde Ricci: la signora dell’alimentari da sessant’anni dietro al bancone

Da sessant’anni, al civico 7 di via Fratelli Bandiera, c’è un piccolo alimentari dove il tempo sembra essersi fermato. Dietro il bancone, tra scaffali ordinati, profumo di salumi e pane fresco, c’è Nilde: 85 anni, uno sguardo dolce e dai modi gentili. Un tempo, tutto intorno era un brulicare di botteghe e volti amici. Poi negli anni Settanta e Ottanta la trasformazione della città. Anche l’arrivo di un supermercato, proprio accanto alla sua bottega. Ma lei è rimasta lì, determinata… Apre ogni mattina con la stessa cura di sempre, accoglie con il sorriso chi entra e dice che andrà avanti finché ce la farà. E chi la conosce, lo sa: lo farà davvero. Vi racconto la sua storia.

Massimo Chima: l’Antica Norba e quell’eredità spirituale dei pasticcieri Figini

Massimo Chima: l’Antica Norba e quell’eredità spirituale dei pasticcieri Figini

Incastonata tra le rocce dei monti Lepini, Norma si affaccia vertiginosamente sulla pianura pontina, offrendo uno dei panorami più suggestivi del Lazio. Meta prediletta per chi ama librarsi nel vuoto con un parapendio. Ma il paese custodisce anche storie radicate nella terra, nei sapori e nelle tradizioni. È qui che nasce l’avventura di Massimo Chima che, con passione e visione, ha dato vita all’Antica Norba: un’azienda dolciaria che affonda le sue radici nel territorio e si è specializzata in creazioni d’eccellenza. Protagonista di un racconto fatto di gusto, identità e innovazione, l’azienda guarda lontano. Ma tutto questo lo deve a una famiglia friulana, che aprì la prima pasticceria a Littoria, in particolar modo a Glauco Figini.

Giovanni Campagna: la “Serenissima” da Fiume a Latina

Giovanni Campagna: la “Serenissima” da Fiume a Latina

C’è un antico detto che recita: “Tutte le strade portano a Roma”, ma negli anni Trenta tutte le strade portavano a Littoria (poi Latina dopo la guerra), la meta più ambita d’Italia in quegli anni. Il fenomeno continuò anche dopo la guerra, alimentato dall’industrializzazione della Cassa del Mezzogiorno. Latina divenne anche una città di rifugio. I primi ad arrivare furono gli sfollati di guerra, seguiti dagli esuli giuliani, istriani, fiumani e dalmati. Poi giunsero i rifugiati dell’Est Europa e, infine, gli italo-tunisini e i libici. Tutti trovarono inizialmente rifugio nell’ex caserma dell’82° reggimento, trasformata in campo profughi. Anche Giovanni Campagna, la moglie Francesca Fiderlè e la figlia Vera, costretti a lasciare Fiume, trovarono rifugio lì nel 1948.