Claudio Salvucci: quando il pane profuma di storia

Claudio Salvucci: quando il pane profuma di storia

Tante famiglie arrivarono nell’Agro Pontino anche dalle Marche, Abruzzo, Molise… Furono molti gli operai di queste regioni a lavorare nella bonifica integrale. Ma l’emigrazione verso la nuova città continuò anche dopo la guerra. La famiglia Salvucci giunse dalle Marche alla fine degli anni Quaranta, con pochi bagagli e un mestiere antico nelle mani: quello del fornaio. Latina, giovane città in pieno fermento, prometteva lavoro, terra fertile e nuove strade da percorrere. Fu una scommessa di famiglia, fondata sull’esperienza tramandata tra le mura di casa, dove il pane si impastava da generazioni. Oggi, a più di settant’anni da quel viaggio, Claudio che di anni ne ha ottantadue è ancora lì, nel suo laboratorio, a impastare pane nel suo vapoforno. Porta avanti la tradizione insieme alle sue due figlie, Silvia e Fabiana, testimoni di una storia che profuma di lievito, sacrificio e orgoglio.

Salvatore Marrocco: il pioniere delle balere a Latina negli anni ‘60

Salvatore Marrocco: il pioniere delle balere a Latina negli anni ‘60

Quando l’Agro Pontino era ancora terra di fango e zanzare, e gli operai della bonifica erano i nuovi pionieri d’Italia, un giovane ragazzo percorreva quelle strade sterrate con un carretto trainato da un cavallo, colmo di arance profumate. Arrivava da Fondi e si chiamava Salvatore Marrocco. Vendere frutta fresca a quegli uomini stremati dal lavoro, fu il primo passo di una storia che avrebbe lasciato il segno. Stabilitosi a Borgo Sabotino, Marrocco non si limitò a piantare radici: coltivò sogni. E quei sogni li fece danzare, aprendo il “Canneto”, una delle prime balere della città. Un luogo dove la gente ricominciò a sorridere, a ballare, e a sognare un futuro migliore… d’altronde il boom economico era appena cominciato.

Gennaro Ciaramella: sotto la divisa da fruttivendolo, una grande storia

Gennaro Ciaramella: sotto la divisa da fruttivendolo, una grande storia

A Latina ci sono personaggi che danno tanto alla comunità, ma non conosciamo le loro storie… Arrivato nella città pontina nei primi anni ’70, insieme alla sua umile e numerosa famiglia, Gennaro Ciaramella incarna perfettamente il volto di chi, partendo da zero, ha costruito il proprio futuro con impegno, sacrificio e determinazione. Insieme ai fratelli e alle sorelle trasforma un sogno in realtà: aprire le prime frutterie, che con il tempo sono diventate un punto di riferimento importante della vita quotidiana della città. Ma Gennaro non è soltanto un imprenditore: la sua grande passione per il calcio e per lo sport lo ha sempre accompagnato, prima da giocatore e poi come promotore di eventi sportivi e iniziative sociali. Perché, nonostante i traguardi raggiunti, non ha mai dimenticato le sue radici e continua a restituire al territorio parte di ciò che la vita gli ha dato.

Amedeo e Guido Anelli, i fratelli gommisti: 65 anni di officina possono bastare?

Amedeo e Guido Anelli, i fratelli gommisti: 65 anni di officina possono bastare?

Sessantacinque anni con le mani sporche di gomma e il cuore pieno di sacrifici. Amedeo e Guido Anelli, due fratelli gommisti di Latina, sono un pezzo di storia della città. Da oltre mezzo secolo, la loro officina è stata un punto di riferimento per generazioni di automobilisti. Hanno cambiato e sistemato migliaia di pneumatici. E insieme a quegli pneumatici, hanno visto il mondo trasformarsi. Il tempo è passato e il pensiero di chiudere o cedere quell’attività pesa più di un macigno. La preoccupazione maggiore è la vertigine del tempo libero, dell’assenza improvvisa di quel lavoro che ha scandito ogni giorno della loro vita. Perché è difficile immaginarsi fermi. Più che libertà potrebbe sembrare un salto nel vuoto… Vi racconto la loro storia